Il coro cura la realizzazione completa di opere liriche, dall’allestimento alla produzione dei costumi, dall’ingaggio dei solisti sino all’orchestra, garantendo professionalità, cura dei dettagli e dedizione.
L’elevato standard qualitativo di ogni produzione riguarda anche i concerti, che grazie al vasto repertorio possono rispondere a ogni richiesta specifica e coinvolgere ogni tipologia di pubblico.
1903
Nata a Portomaggiore nel 1903, ancora adolescente affina le sue doti canore frequentando le lezioni di Alessio Vezzani al Conservatorio di Bologna. Le sue capacità vocali vengono notate da Franco Alfano, compositore italiano scelto da Arturo Toscanini e Ricordi per completare il finale di Turandot, opera incompiuta di Giacomo Puccini.
1926
Nel 1926 debutta a Cremona con lo pseudonimo di Maria Bianchi, interpretando Liù, e nel 1929 approda al Teatro alla Scala, diretta da Arturo Toscanini ne I maestri cantori di Norimberga, dove interpreta il ruolo di Eva. Sul palcoscenico milanese diviene presenza fissa sino al 1950, favorita del pubblico scaligero.
1937
La fama internazionale arriva nel 1937, con le esibizioni alla Royal Opera
House
di Londra, replicate nel 1939, alla Metropolitan Opera House di New York e San Francisco, nel 1938, e a
Buenos Aires, nel 1941.
Per tutto il decennio, il repertorio di Favero è quello del soprano lirico, cui si aggiungono ruoli così
detti di soubrette.
1981
Nella seconda fase della carriera, Mafalda Favero è monopolista dei ruoli di
soprano lirico nel teatro milanese, mentre su altri palcoscenici affronta sporadicamente Violetta, Tosca
e
soprattutto Adriana, interpretando anche composizioni contemporanee di Alfano, Mascagni, Zandonai e
Ferrari.
A consacrarla come icona del teatro lirico italiano sono i ruoli di Mimì, Manon e Butterfly, in cui le
sue
doti canore e interpretative spiccano.
Si spegne a Milano nel 1981.